04 Feb Verifica del codice fiscale: il servizio anagrafico massivo è on
Banche, assicurazioni e altri operatori finanziari, gestori di utenze, possono, fino al 30 giugno 2021, verificare l’esistenza del codice fiscale e della corrispondenza con i dati anagrafici presenti in Anagrafe tributaria e, ancora, acquisire le corrette informazioni ove mancanti. Il “Servizio Anagrafico Massivo SM1.02” è attivo.
Sì, perché si tratta di un servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate periodicamente, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 38, comma 6, del Dl n. 78/2010, nei confronti di coloro che cooperano con le attività dell’Amministrazione finanziaria, alla quale abbiano inviato le comunicazioni obbligatorie per l’anno precedente la richiesta di verifica.
Per usufruire del servizio, che è erogato via Pec, gli enti individuati devono essere accreditati al Sid, l’infrastruttura informatica che consente lo scambio bidirezionale di flussi massivi di dati tra l’Agenzia e altri soggetti esterni come amministrazioni, società, enti e ditte individuali, e che, in particolare, permette, agli enti caratterizzati da un’organizzazione complessa e dalla numerosità dei clienti, di instaurare un colloquio automatizzato tra sistemi, mediante scambio di file (in modalità FTP su rete privata virtuale, VPN).
Attraverso Il “Servizio Anagrafico Massivo” è possibile individuare un determinato soggetto tramite interrogazione per codice fiscale o per dati anagrafici. In ogni caso, qualunque sia la modalità di richiesta prescelta, le informazioni anagrafiche e il codice fiscale restituiti dal servizio corrispondono alla situazione più aggiornata presente in Anagrafe tributaria.
Per ogni file di richiesta inviata, è consentita l’interrogazione di un numero massimo di 100mila posizioni: l’ente può trasmettere più file di richiesta e il numero massimo di interrogazioni/verifiche è determinato in proporzione a quello delle comunicazioni inviate all’Agenzia delle entrate relative all’anno precedente la richiesta.
In particolare, gli enti che accedono per la prima volta al servizio possono verificare tanti codici fiscali quante sono state le comunicazioni inviate per l’anno precedente, mentre ai “veterani” è consentito riscontrare un numero di codici fiscali pari al 20% di quello delle comunicazioni trasmesse all’Agenzia per l’anno precedente.
Lo scambio dei file con gli elenchi dei clienti da verificare avviene tramite Sid: il servizio, una volta verificata la rispondenza dei file alle specifiche di tracciato, ricerca i soggetti nell’Archivio Anagrafico e restituisce l’esito per ciascun soggetto.
Per la predisposizione dei file da trasmettere è disponibile un software di controllo e di predisposizione dei flussi, scaricabile dalla sezione “Software SID” presente nell’area dei servizi telematici sul sito dell’Agenzia. In più, in caso di problemi tecnici o di carattere generale relativi all’utilizzo di Sid, l’amministrazione offre un servizio di assistenza telefonica al numero verde 800.863.116, attivo dalle 8 alle 18 dal lunedì al venerdì e il sabato dalle 8 alle 14.
Infine ricordiamo che gli enti con un numero limitato di soggetti da verificare hanno a disposizione sempre due servizi di verifica di libero accesso, uno per i codici fiscali, l’altro per le partite Iva.
Fonte: https://www.fiscooggi.it/ Vai all’articolo originale