
17 Nov Settimana europea riduzione rifiuti, obiettivo comune la prevenzione
Anche quest’anno l’Agenzia delle entrate condivide i valori e partecipa alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (Serr), evento internazionale di comunicazione ambientale, in programma in tutta Europa dal 18 al 26 novembre 2023, che promuove azioni di sensibilizzazione per la lotta contro gli sprechi. L’impulso dell’Agenzia ad aderire alla campagna contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di valore pubblico previsti nel Piao 2023-25. L’iniziativa rientra, infatti, tra le iniziative previste nell’area “Gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata” e viene rendicontata nel Bilancio Sociale 2023 tra le attività intraprese per una corretta ed efficace gestione ambientale.
Con riguardo ai consumi, evidenziamo, le scelte dell’Agenzia sono improntate su una strategia degli acquisti già da tempo indirizzata verso prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale. L’attenzione è rivolta a tutti gli aspetti del prodotto o servizio, dalla progettazione alla produzione e utilizzo fino a ciò che riguarda le procedure di smaltimento. Vengono infatti privilegiati prodotti, ad esempio, poco energivori, realizzati con materiale riciclato e di facile riciclabilità o comunque frutto di processi produttivi a basso impatto ambientale.
Finalità dell’evento
Nell’arco di questa settimana i cittadini di tutta Europa potranno realizzare migliaia di iniziative organizzate per conseguire un cambiamento concreto nelle loro vite, promuovendo e condividendo gli obiettivi di riduzione, riuso e riciclo dei materiali. Si tratta di una campagna di base “grassroot”, che parte dal basso coinvolgendo una vasta gamma di pubblico e rivolgendosi praticamente a tutti.
I partecipanti sono divisi in cinque categorie: cittadini, imprese, istituzioni educative, pubbliche amministrazioni e associazioni/Ong.
L’obiettivo della Serr non è solo quello di fornire informazioni e sensibilizzare il pubblico, ma soprattutto spingere e guidare all’azione, di fatto, rappresenta il più grande appello all’azione europeo per la prevenzione dei rifiuti. Lo scopo è quello di consapevolizzare l’opinione pubblica sull’eccessive quantità di rifiuti prodotti e sulla necessità di una drastica riduzione degli stessi, evidenziando l’importanza della prevenzione dei rifiuti.
Le attività della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti mostrano come ogni attore della società – compresi i singoli cittadini – possa contribuire in modo creativo a ridurre i rifiuti e trasmettere l’importanza di questo messaggio agli altri.
Le azioni implementate nella Serr, basate sulla piramide delle “3 R”: Ridurre, Riutilizzare, Riciclare, evidenziano l’importanza della riduzione dei rifiuti che dovrebbe essere sempre la massima priorità e per questo motivo l’opzione da considerare prima di sviluppare una strategia di gestione dei rifiuti. Quindi il primo passo per ridurre è sicuramente la prevenzione alla fonte. La seconda opzione migliore è riutilizzare il prodotto, inclusa la preparazione per il riutilizzo. La terza priorità, infine, è il riciclo dei materiali.
La finalità dell’evento è multipla, il che rende ogni anno più famosa e popolare la campagna. Oltre a promuovere azioni di riduzione dei rifiuti in tutta Europa, la Serr mira anche ad aumentare la consapevolezza sulle principali questioni ambientali. Attraverso gli scambi tra paesi, vengono messi in luce i buoni esempi e vengono evidenziati i collegamenti esistenti tra riduzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e lotta al cambiamento climatico.
Focus tematico 2023: il packaging
Ogni anno viene proposto un tema che caratterizza la Serr e attorno al quale i partecipanti possono agire, ma oltre al focus principale, si possono sviluppare altri temi alternativi che riguardano prevenzione e riduzione, riutilizzo e preparazione al riutilizzo, raccolta differenziata dei rifiuti, selezione e riciclo, o partecipazione a delle giornate di bonifica.
Quest’anno il focus riguarda la riduzione della produzione dei rifiuti legati al mondo degli imballaggi, tema di grande attualità, considerato che nell’Unione Europea, oltre il 40% della plastica e il 50% dellav89 carta sono proprio destinate alla realizzazione di imballaggi e rappresentano il 3 *bg6% dei rifiuti solidi urbani.
Che possiamo fare allora? Diamo spazio alla creatività! Muniamoci di contenitori per la spesa, prediligiamo acquisti sfusi, informiamoci e divulghiamo notizie sul tema, e partecipiamo anche ad eventi di scambio tramite Gruppi di acquisto solidale.
Il quadro normativo
Nel Green Deal Europeo e, più in particolare nel piano d’azione per l’economia circolare, l’Ue ha proposto una modifica radicale del quadro normativo sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.
A novembre del 2022 la Commissione europea ha presentato una proposta di Regolamento con riguardo agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio, che modifica il Regolamento Ue2019/1020 e la Direttiva Ue2019/904 e che abroga la Direttiva 94/62/Ce.
Le nuove norme intendono contrastare la tendenza ad un incremento dei rifiuti di imballaggi, stimato tra il 19% il 46% (imballaggi in plastica) entro il 2030, se non si dovessero adottare dei provvedimenti.
Il Regolamento si impegna ad esaminare la sostenibilità ambientale lungo l’intero ciclo di vita degli imballaggi, nonché a disciplinare l’etichettatura, la responsabilità del produttore e le modalità di raccolta, trattamento e riciclaggio dei rifiuti da imballaggio.
L’obiettivo del Regolamento è quello di migliorare il funzionamento del mercato interno attraverso la riduzione delle esternalità negative per l’ambiente generate dagli imballaggi e dai rifiuti di imballaggio.
La proposta persegue tre obiettivi principali:
- ridurre la produzione di rifiuti di imballaggio del 15% pro capite rispetto al 2018 entro il 2040, con l’imposizione di restrizioni e promozione di soluzioni riutilizzabili e riciclabilied-.àr3
- promuovere lo sviluppo di un’economia circolare degli imballaggi economicamente sostenibile attraverso il riciclaggio di alta qualità rendendo tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell’Ue riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030. Secondo una stima della Commissione, i costi legati agli effetti per l’ambiente e per la società si ridurrebbero di circa 6,4 miliardi di euro rispetto all’attuale traiettoria
- ridurre l’uso delle risorse naturali e materie prime nella produzione degli imballaggi e creare un mercato di materie prime secondarie, aumentando l’uso della plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi vincolanti.
L’ambito di applicazione è esteso a “tutti gli imballaggi, indipendentemente dal materiale utilizzato, e a tutti i rifiuti di imballaggio, indipendentemente dal contesto in cui sono usati o da cui provengono: industria, altre attività manifatturiere, vendita al dettaglio o distribuzione, uffici, servizi o nuclei domestici” (Art. 2, co. 1), che in caso di non conformità al Regolamento verranno esclusi dal mercato comunitario (Art. 4, co. 1).
Il ruolo della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti
Per la seconda volta nella sua storia, la prima è stata durante l’edizione del 2016, la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti si concentrerà sugli imballaggi. Sono passati 7 anni e il tema purtroppo continua ad essere centrale in termini di rifiuti prodotti, che non sono stati ridotti, ma spinti in avanti anche a causa dell’aumento del settore dell’e-commerce.
La campagna vuole promuovere scelte di consumo più sostenibile spingendo tutti ad un cambiamento nel modo di agire nel momento degli acquisti, facendo attenzione
in ufficio a:
- scegliere prodotti dotati di etichette ecologiche europei o nazionali, certificazioni ufficiali che garantiscono la qualità dei prodotti e il loro ridotto impatto sull’ambiente durante tutto il loro ciclo di vita
- preferire prodotti con meno imballaggi evitando i prodotti usa e getta e monouso, scegliere un prodotto che genererà meno rifiuti farà risparmiare materie prime e contribuirà a ridurre l’inquinamento generato dal processo di produzione
nel tempo libero e a casa:
- prediligere prodotti all’ingrosso, scelta meno costosa che aiuterà a ridurre al minimo i rifiuti di imballaggio. Gli imballaggi rappresentano il 23% del peso dei nostri rifiuti domestici e una parte significativa del volume della spazzatura
- acquistare una quantità di cibo che ben si adatta alle proprie esigenze evitando di produrre rifiuti e buttare via i prodotti
- optare per borse riutilizzabili: i sacchetti usa e getta vengono utilizzati in media per 20 minuti prima di essere gettati via. Non solo diventano rifiuti molto rapidamente, ma se non smaltiti con cura possono inquinare la campagna e il mare.
- scegliere prodotti eco-ricaricabili, spesso disponibili per prodotti per la casa, cosmetici e per alcuni prodotti alimentari.
Fonte: https://www.fiscooggi.it/ Vai all’articolo originale