Otto per mille allo Stato: i decreti con la ripartizione

Otto per mille allo Stato: i decreti con la ripartizione

Con un comunicato pubblicato in Gazzetta Ufficiale sabato scorso, 15 ottobre 2022, il Governo ci informa sull’assegnazione della quota dell’8‰ dell’Irpef destinata alla diretta gestione statale per il 2020. I quattro decreti del presidente del Consiglio dei ministri con gli allegati di approvazione e ripartizione per ogni categoria sono stati inseriti nella specifica sezione sul sito internet del Governo.

Per ogni categoria d’intervento sono stati pubblicati, oltre ai singoli decreti, anche gli allegati con:

  • tutte le istanze presentate
  • le istanze ammesse alla valutazione della Commissione
  • le istanze escluse dal procedimento
  • la graduatoria dei progetti
  • le istanze ammesse al finanziamento per l’anno 2020.

L’8‰ è la percentuale dell’imposta fissa sui redditi delle persone fisiche che i contribuenti possono riservare ad alcune attività di rilievo sociale e culturale dello Stato italiano o di una confessione religiosa. I fondi assegnati vanno utilizzati per finalità di culto, sociali e culturali.
La scelta relativa all’8‰ dell’Irpef va effettuata in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi e chi opta per lo Stato può indicare anche il codice per una destinazione specifica all’interno delle diverse categorie:

  • interventi straordinari di contrasto alla fame nel mondo, diretti alla realizzazione di progetti finalizzati all’obiettivo dell’autosufficienza alimentare nei Paesi in via di sviluppo, nonché alla qualificazione di personale locale da destinare a compiti di contrasto delle situazioni di sottosviluppo e denutrizione ovvero di pandemie e di emergenze umanitarie che minacciano la sopravvivenza delle popolazioni ivi residenti
  • interventi che si rendono necessari in caso di calamità naturali, diretti all’attività di realizzazione di opere, lavori, studi, monitoraggi finalizzati alla tutela della pubblica incolumità da fenomeni geomorfologici, idraulici, valanghivi, meteorologici, di incendi boschivi e sismici, nonché al ripristino di beni pubblici, ivi inclusi i beni culturali
  • assistenza ai rifugiati e ai minori non accompagnati, diretti ad assicurare a coloro cui sono state riconosciute, secondo la normativa vigente, forme di protezione internazionale o umanitaria, l’accoglienza, la sistemazione, l’assistenza sanitaria e i sussidi previsti dalle disposizioni vigenti. Tale sistema di interventi è assicurato anche a coloro che hanno fatto richiesta di protezione internazionale, purché privi di mezzi di sussistenza e ospitalità in Italia
  • conservazione di beni culturali, rivolti al restauro, alla valorizzazione, alla fruibilità da parte del pubblico di beni immobili ivi inclusi quelli adibiti all’istruzione scolastica di proprietà pubblica dello Stato, degli enti locali territoriali e del Fondo edifici di culto o mobili, anche immateriali, che presentano un particolare interesse, architettonico, artistico, storico, archeologico, etnografico, scientifico, bibliografico e archivistico, ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio
  • interventi per gli immobili adibiti all’istruzione scolastica, consistono nella ristrutturazione, nel miglioramento, nella messa in sicurezza, nell’adeguamento antisismico e nell’efficientamento energetico degli edifici.

La ripartizione dell’intero 8 per mille avviene, in qualsiasi caso, in proporzione alle scelte espresse. È possibile scegliere una sola Istituzione e in mancanza di firma sul modello di scelta, quindi, l’integrale tesoretto viene comunque attribuito, in maniera proporzionale alle opzioni espresse. Tuttavia, ci ricorda l’Agenzia delle entrate nell’apposita scheda sul suo sito internet, la quota non attribuita proporzionalmente spettante alle Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Apostolica in Italia è devoluta alla gestione statale.



Fonte: https://www.fiscooggi.it/ Vai all’articolo originale