Voucher per consulenza in innovazione: fase 2, da oggi il via alle domande

Voucher per consulenza in innovazione: fase 2, da oggi il via alle domande

Conclusa la fase preliminare di predisposizione delle istanze di accesso al “Voucher per consulenza in innovazione”, le imprese e le reti di impresa, che hanno compilato la domanda, potranno inviare dalle ore 12 di oggi, 29 novembre 2023, la richiesta del contributo, esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile al link https://Invio-agevolazioni.dgiai.gov.it.
Ad annunciarlo un avviso pubblicato sul sito del Mimit.

Fatti i conti, sono state ben 3.987 le istanze compilate in via preliminare dal 26 ottobre al 23 novembre e oltre 7.600 le Pmi e le reti d’impresa localizzate sull’intero territorio nazionale che non si sono lasciate scappare l’opportunità (vedi articolo “Voucher per innovazione tecnologica, compilazione istanze dal 26 ottobre”).

Il “Voucher per consulenza in innovazione” è un incentivo introdotto dalla legge di bilancio 2019 (articolo 1, comma 228, legge n. 145/2018), per incoraggiare processi di trasformazione tecnologica e digitale da parte delle Pmi e delle reti di imprese, che operano in Italia, attraverso l’introduzione in azienda di figure manageriali in grado di implementare le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0, e l’ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali.

La dote finanziaria spendibile è pari a 75 milioni di euro. Il contributo in esame spetta, in particolare, per le spese di consulenza rese da un manager dell’innovazione qualificato o da una società iscritti nell’elenco costituito dal ministero con il decreto direttoriale del 19 ottobre 2023. L’elenco accoglie tutti i soggetti che hanno fatto domanda di iscrizione salvo coloro che hanno ricevuto comunicazione di esclusione.

La misura massima dell’agevolazione, concedibile nei limiti europei del regime de minimis”, è differenziata per tipologia di beneficiario:

  • micro e piccole, 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 40mila euro
  • medie imprese, 30% dei costi sostenuti fino a un massimo di 25mila euro
  • reti di imprese, 50% dei costi sostenuti fino a un massimo di 80mila euro.



Fonte: https://www.fiscooggi.it/ Vai all’articolo originale