Fatture e corrispettivi, modalità di acquisizione dati

Fatture e corrispettivi, modalità di acquisizione dati

In due decreti del Mef, emanati di concerto con ministro della Salute e del ministro per la Pubblica amministrazione, datati 1° febbraio 2024 e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale di ieri, 15 febbraio, la n. 38/2024, trovano spazio le indicazioni sull’utilizzo dei dati fiscali, rispettivamente, dei corrispettivi giornalieri e delle fatture sanitarie, trasmessi al sistema Tessera Sanitaria.

Il primo decreto, “Modalità di utilizzo dei dati fiscali relativi ai corrispettivi trasmessi al Sistema tessera sanitaria”, stabilisce in primo luogo che l’Agenzia delle entrate acquisisce tali informazioni per l’applicazione delle misure tributarie (articolo 2, comma 6-quater, del Dlgs n. 127/2015). Stesse finalità anche per il secondo decreto “Modalita’ di utilizzo dei dati fiscali delle fatture trasmessi al Sistema tessera sanitaria” che ribadisce i fini fiscali, da parte dell’Agenzia, dell’uso delle informazioni (articolo 10-bis del Dl n. 119/2018).

Entrambi i decreti prevedono che gli stessi dati sono utilizzati dal ministero dell’Economia e delle finanze, dalla Ragioneria generale dello Stato e del ministero della Salute in forma aggregata, per il monitoraggio della spesa sanitaria pubblica e privata complessiva.

Il primo decreto riguarda i dati sui corrispettivi inclusi quelli relativi all’Iva, ad esclusione del codice fiscale del cliente. L’Agenzia è tenuta a memorizzare i dati fino al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione di riferimento, o fino alla definizione di eventuali controversie.

I dati fiscali delle fatture relative alle prestazioni sanitarie, disciplinati nel secondo decreto, sono messi a disposizione dell’Agenzia entro la fine del secondo mese successivo a quello di ricezione dei medesimi dati da parte del Sistema TS o a cadenza periodica che andrà concordata tra Entrate e Mef.

Per tutti i dati memorizzati negli archivi, riguardanti sia le fatture che i corrispettivi, grazie a un sistema di identificazione e autorizzazione dei soggetti abilitati, è garantita la tracciatura degli accessi e quindi una consultazione sicura.



Fonte: https://www.fiscooggi.it/ Vai all’articolo originale