26 Set Notai, al via “Voltura 2.0” per gli aggiornamenti catastali
Dalla collaborazione tra Notariato e Agenzia delle entrate un ulteriore impulso al miglioramento delle intestazioni catastali. Dal 24 settembre è, infatti, disponibile per tutti i notai il servizio dell’Agenzia delle Entrate “Voltura 2.0 – Telematica”, attraverso cui l’Agenzia fornisce al Consiglio nazionale del notariato un collegamento telematico per il versamento delle somme relative al pagamento dei tributi connessi alle domande di voltura catastale da parte dei professionisti.
Il nuovo servizio è frutto del recente accordo sottoscritto tra l’Agenzia delle entrate e il Consiglio nazionale della categoria. L’estensione del servizio telematico a tutti i notai consente, infatti, di ampliare il novero dei soggetti che possono effettuare il pagamento dei tributi speciali catastali e dell’imposta di bollo con un prelievo automatico delle rispettive somme alimentato dal soggetto abilitato ai servizi di trasmissione dei documenti di aggiornamento catastale. Con questo intervento si fa un ulteriore passo per dematerializzare gli adempimenti, ampliando i servizi resi disponibili con la finalità ultima di favorire l’adempimento spontaneo e il corretto aggiornamento delle banche dati delle intestazioni del catasto.
La procedura “Voltura 2.0 – Telematica” si appoggia a servizi interattivi che consentono l’interrogazione, in tempo reale, delle informazioni presenti nei database catastali e ipotecari, nonché in Anagrafe tributaria, e garantisce un immediato supporto per la predisposizione del documento di aggiornamento ed il controllo dei dati. Va ricordato che con tale servizio è possibile compilare solo volture “in sostituzione di”: tramite il controllo sui soggetti “contro” viene così salvaguardato il corretto susseguirsi delle variazioni di intestazione catastale, garantendo la continuità storica delle mutazioni.
Di particolare interesse per i notai è la possibilità di presentare con questa modalità domande di volture per recupero di voltura automatica. Questa fattispecie di voltura è utilizzabile nel caso in cui il dichiarante coincida con lo stesso notaio o pubblico ufficiale che ha trasmesso il modello unico con la richiesta di “voltura automatica” nel caso in cui la registrazione della stessa non sia andata a buon fine ed abbia generato un esito. Ovviamente, tale tipologia non può essere utilizzata quando sia necessario procedere alla rettifica della nota di trascrizione per errori commessi in sede di compilazione a cura del pubblico ufficiale. Questa tipologia di voltura non è a pagamento.
Oltre alle domande di volture è infine possibile anche per i notai presentare domande di “annotamento” utilizzabili quando l’effetto della richiesta non è quello di trasferire la titolarità di un immobile da un soggetto a un altro ma solo di perfezionare l’intestazione già presente nella banca dati catastale a seguito di regolare domanda di voltura. Il servizio, in questo caso, prevede il pagamento della sola imposta di bollo. Allegati alla richiesta di annotamento devono essere prodotti, dagli interessati, gli atti, i decreti, le sentenze od altri documenti legali per giustificare il nuovo annotamento, o la cancellazione o modificazione dell’annotamento iscritto. Tali documenti sono esclusivamente quelli indicati per le volture (non sono ammessi gli atti di notorietà).
Fonte: https://www.fiscooggi.it/ Vai all’articolo originale